Essere Siracusano vuol dire vivere tra cielo e mare, sospeso tra mito e realtà. Questa terra, ricca di storia e di storie, di luoghi, vite che s’intrecciano con gli Dei, che ancora oggi sono protagonisti, donandoci il fuoco del sole che a fine giornata si tuffa nel cristallino mare dell’isola di Ortigia. Le strette vie del centro storico, sono come le reti dei pescatori dove restano, tra le maglie, storie di uomini e donne che vivono ogni giorno in questa terra, la mia terra. Questo sicuramente avrà pensato il Commissario Lobello, quando dopo tanti anni rimetteva piede nella sua città, assaporandone la genuinità e la semplicità della gente. Quelle persone, che dopo secoli, portano ancora nel cuore l’amore per il misticismo che si mescola con la devozione popolare, quell’amore per una giovinetta, che con fierezza e certezza granitica, donò il bene per lei più importante: la vita. Quella vita che ancora oggi i suoi concittadini celebrano per le vie della città vecchia, donandole memoria, lacrime e amore infinito.